Indingo e Oltremare. Le parole di Monica per i colori dell’infanzia.

Lo sapete, no? Quando si tratta di letteratura per l’infanzia, mi si accendono subito le antenne, e stavolta vi voglio presentare un albo ed un’illustratrice speciale. Indigo e Oltremare, scritto ed illustrato da Monica Petronzi  per Temperino Rosso Edizioni

Monica, la persona ed i suoi colori

Io credo che ogni libro abbia un’anima. Che sia illustrato o che sia ricco di parole, porta con sé gran parte della persona che lo conduce alla luce e non importa se sia per bambini, per adulti o per tutti. L’importante è che rispecchi chi siamo. E questo albo, dal mio punto di vista, lo fa davvero bene. Conosco Monica da tempo (e molto probabilmente gentili lettori la conoscete un po’ anche voi) e di lei posso dire tanto, ma per andare a fondo nella sua storia, bisogna soprattutto leggerla. Non si racconta Monica con le sue parole, ma si descrive attraverso la sua arte ed il suo modo di concepire il mondo, la vita, le sensazioni, l’amore e la natura.

La biografia

Grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance. Diplomata in grafica pubblicitaria, ha studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo. Ha  frequentato Beni culturali presso l’università di Lettere e filosofia e parallelamente ha continuato a formarsi nelle tecniche artistiche come restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena. Frequenta anche l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte che sta permettendo di approfondire disegno, illustrazione, incisione, fumetto.

Di lei dice…

Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima mostra personale nel 1999-2000, non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano. Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre. L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.

Ho letto questo albo più volte e ciò che ho trovato, e ritrovato, è stato proprio questo: l’animo di chi l’ha illustrato e raccontato. Una storia profonda, raccontata con parole semplici, quasi cantando, tra di loro, arcobaleni di parole attraverso colorati suoni in rima. Le parole hanno la stessa potenza dell’immagine che le rappresenta lasciando libertà al lettore di sentirsi parte di un sogno… o di una dolce realtà.

La storia raccontata in quest’albo è quella di un dualismo bambino, leggero e fraterno, ma allo stesso tempo impegnato. Abbiamo la differenza tra ciò che colora il giorno e ciò che illustra l’animo notturno di Oltremare, eppure questi due personaggi trovano comunque un punto d’incontro. E conforto.

L’albo e la storia

Indigo e Oltremare sono due fratelli dall’animo magico, onirico e colorato. Sono creatori e custodi del sogno. Durante il giorno Indigo fa il giro del mondo insieme ad una coloratissima compagnia incantata di giocolieri (l’appassionato Vermiglio, la stravagante Violetta, il paffuto arancio, l’eccentrica Lady Giallo, la mite Celeste e la giocosa Smeraldo) e lo aiutano a portare meraviglia e serenità alle persone che vedono tutta la magia del loro colore. È solo durante la sera però, quando le stelle portano la luce sul fondo del mare, che Oltremare si risveglia. Ed i due fratelli possono stare insieme e portare i sogni a tutti i sognatori.

La recensione

Perché ho scelto di parlarvi di questo albo, da subito, e presa dall’emozione? Perché ognuno di noi, durante la propria vita, è in grado di vedere solo una parte o forse due di quello che è. Soprattutto quando si è più grandi, quando l’età della scuola lascia spazio a tutto il resto.

Attraverso una storia semplice, invece, la nostra Monica restituisce meraviglia, incanto e magia, non solo al bambino in ascolto, ma anche a chi questa storia la legge. Mi è piaciuta molto anche la scelta dei personaggi principali descritti come due fratelli, anche perché restituisce una sorta “affettuosità” tra maschi. (Anche se come l’autrice mi ha fatto giustamente notare Oltremare è un personaggio del tutto asessuato).

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Mi piace molto il fatto che, anche se onirici, questi personaggi fanno davvero qualcosa di magico ma estremamente semplice. Vivono. Non sconfiggono paure, non annientano draghi, non combattono, fanno semplicemente quello che devono, ovvero vivere insieme e separati, dalla vita, senza odiarsi, facendosi anche bastare la vita, senza troppi strappi al motore, senza scendere nel drammatico, nel pianto.

Indigo durante la giornata sente la mancanza di Oltremare ma va avanti, continuando a dare al mondo tutto il colore e la magia di cui ha bisogno. Sa che si ritroveranno, non dubita, non ha paura. L’attesa, l’aspettare, è reso davvero come un momento necessario, per poter rendere più magico questo abbraccio fraterno finale.

LE STELLINE PER QUESTO ALBO SONO: